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VITA ASSOCIATIVA - Villa Cinzia di Napoli, la clinica festeggia 50 anni

Giovanna Caianiello (*) - 24.10.2012 15:25



1962-2012. La clinica Villa Cinzia, il 22 settembre 2012, ha spento 50 candeline: 50 anni di storia, 50 anni di lavoro, 50 anni di vita. La struttura, sita in Napoli a via Epomeo 74, nel cuore del quartiere Soccavo, fu costruita nel 1962 e risultava essere l’unico edificio costruito in una vastità di terra incolta. 

Definita una “Cattedrale nel deserto”, si plasmò, come un piccolo nascituro, dall’idea dei suoi sei padri fondatori, crebbe fino a toccare grandi risultati. Nel 2003, è stata acquistata dalla famiglia Caianiello, allora proprietaria di un’altra struttura nel casertano. Inizialmente i posti letto erano 45. Oggi, dopo 50 anni e a seguito della fusione del 2006, con Villa Margherita, risulta provvisoriamente accreditata con il Ssn ed autorizzata per 75 posti letto, con le branche di Chirurgia generale, Ginecologia ed Ostetricia ed Ortopedia. 

Villa Cinzia risulta essere un importante centro di nascite, dati gli elevati numeri di parti, ed è il punto di riferimento degli abitanti della zona, tanto da essere definita come “l’ospedale di quartiere”; infatti per le gestanti è stato studiato un percorso dal primo ingresso fino alla nascita del bambino. E’ in dotazione un ecografo di ultima generazione, nonché tutti i servizi cardiotografici e la consulenza medico-ostetrica necessaria 24 ore su 24. La struttura è dotata di un nido funzionalizzato, che adotta la teoria del roaming-in dei bambini sin dalle prime ore di nascita, per aiutare e rafforzare l’intesa mamma-nascituro. 

Dal 2004 è stato sviluppato un importante centro di Alta Specializzazione per le patologie tiroidee, pertanto sono state anche prodotte diverse pubblicazioni a nome della struttura, dei professionisti, studiosi e chirurghi che afferiscono in essa. Nella struttura si effettuano anche interventi di Chirurgia Vascolare, Oncologica, Emorroidaria, Video laparoscopica e Colonproctologica, inoltre è attivo un servizio di Endoscopia digestiva ed ecodoppler. Svariati risultano essere anche gli interventi neurochirurgici, artroscopici e di protesi ortopediche. Sembrava ieri quando, per la prima volta varcai quella soglia, ormai 9 anni fa, allora ero una semplice studentessa liceale, con la medicina nel sangue, la cui essenza avevo respirato sin dai primi gemiti ed ora ero lì con mio padre ad ascoltare i già mille traguardi di quel piccolo parallelepipedo sito nel cuore di via Epomeo. 

Ne è passata di acqua sotto ai ponti, tanti i momenti trascorsi, le difficoltà incontrate, tanti i successi, tanti i disguidi, tanti i sacrifici, tante le lotte, tanti i sodalizi, tanti i professionisti che non ci hanno voluto credere, tanti quelli che continuano a farlo. Sembra quasi impossibile, dati i tempi cruciali e difficili, eppure siamo qui a lottare per qualcosa il cui cuore non ha mai smesso di battere, un cuore animato dalla voglia di fare di circa 100 persone, che hanno sposato ormai una filosofia di vita, che vivono quelle mura come le proprie, si certo con le difficoltà di tutti i giorni ma con una voglia di futuro che pochi, a parer mio sentono. 

La parola d’ordine per chi guida un’azienda è trovare valori, criteri ed idee in tempi di crisi e radicali cambiamenti, per questo che bisogna rifondare il proprio pensiero e reimpostare la leadership aziendale. Le scelte manageriali coraggiose devono essere si spinte dal buonsenso, ma un pizzico di follia non guasta, come ci ha insegnato il famoso Steve. Oggi, chi vede oltre il proprio naso è considerato un folle, io lo faccio e se è vero che l’ottimismo è il profumo della vita, io voglio respirare a pieni polmoni. 

Credo nel futuro di questa azienda, nonostante si trovi in un comparto, la Sanità, che è ormai sotto la lente d’ingrandimento, su cui troppo spesso e con molta facilità vengono fatti tagli inappropriati.

* Segretaria Aiop Giovani Campania