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ISTITUZIONI - Finalmente recepita in Italia la Direttiva europea sui ritardi nei pagamenti

Alberta Sciachi - 21.11.2012 12:49

La Direttiva europea sui ritardi nei pagamenti, dopo un lungo e articolato dibattito parlamentare, è stata recepita e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale (Serie generale n° 267 del 15 novembre 2012) con Decreto legislativo 9 novembre 2012, n. 192 recante Modifiche al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, per l'integrale recepimento della direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, a norma dell'articolo 10, comma 1, della legge 11 novembre 2011, n. 180. (12G0215)”

Nel testo del Decreto (qui allegato nella versione integrale) il termine per i pagamenti nelle transazioni commerciali sia tra imprese, sia tra Pubbliche Amministrazioni ed imprese, è fissato di norma a trenta giorni. L’eccezione principale è prevista nel campo della sanità per Asl, ospedali e aziende pubbliche, ai quali sarà concesso di arrivare fino a 60 giorni, un termine però assolutamente inderogabile. In caso di ritardo il provvedimento prevede che il tasso degli interessi legali di mora passi dal 7% all'8% in più rispetto al tasso fissato dalla BCE per le operazioni di rifinanziamento.

La nuova disciplina si applicherà ai contratti conclusi a partire dal 1° gennaio 2013.

Il pressing del Commissario europeo all’Industria Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, ha dunque prodotto alla fine i risultati sperati, ottenendo un recepimento quasi letterale delle norme comunitarie.

L’Italia è il primo grande paese dell’Ue che si è adeguato alle regole della direttiva. Speriamo che l’attuazione del decreto sia corretta puntuale, perché su 18 miliardi di fatture non pagate in Europa quasi la metà appartiene al nostro Paese ed il problema è particolarmente grave proprio nel campo della sanità. In linea generale è importante ricordare che lo scopo dichiarato della direttiva, ora recepita, è di favorire una cultura dei pagamenti rapidi per garantire il corretto funzionamento del mercato interno, la competitività delle imprese e in particolare le piccole-medie imprese, contrastando la prassi, diffusa soprattutto nella Pubblica Amministrazione, dei sistematici ritardi nei pagamenti in quanto fenomeno distorsivo della concorrenza.

Allegato: DECRETO LEGISLATIVO 9 novembre 2012, n. 192