- 07.02.2013 10:19
Il 6 febbraio, il Presidente Nazionale AIOP prof. Gabriele Pelissero ha scritto una lettera alle forze politiche in campo per le prossime Elezioni politiche del 24-25 febbraio.
Nella sua lettera viene richiesto di conoscere i pareri e gli orientamenti che riguardano la sanità e quindi il Servizio sanitario nazionale, sottoposto in quest’ultimo periodo a proclami e dichiarazioni più diversi. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione degli Associati AIOP, attraverso i mezzi di comunicazione interni tra cui Informaiop, gli strumenti per una valutazione di merito.
Sui prossimi numeri di Informaiop, pertanto, pubblicheremo le risposte man mano che arriveranno in Sede.
Le questioni esposte:
MODELLO SANITARIO
In primo luogo, desidereremmo conoscere qual è la Sua idea della “sanità”, qual è il modello al quale si ispira. La nostra visione è quella di un SSN universalistico, solidaristico e pluralista nelle tipologie degli erogatori. Secondo Lei è ancora attuale?
WELFARE
In questi ultimi mesi, da più parti, è stata ribadita l’esigenza di una riorganizzazione del sistema di welfare, alla luce della sua “sostenibilità economica". Qual è il Suo pensiero?
3. RAPPORTO PUBBLICO/ PRIVATO ACCREDITATO
Un altro tema che vorremo sottoporre alla Sua attenzione è il rapporto tra settore pubblico e privato accreditato in sanità. Ricordiamo che, in virtù dell'accreditamento istituzionale con il SSN, benché titolari di strutture sanitarie private, noi facciamo parte, a tutti gli effetti, del servizio sanitario “pubblico” sin dal 1992. Ritiene che la piena parità tra soggetti erogatori accreditati del servizio sanitario (ospedali di diritto pubblico e ospedali di diritto privato), sia un obiettivo da perseguire? Con quali politiche?
4. CONTROLLI
Vorremmo richiamare la Sua attenzione su quello che riteniamo un problema che ancora non è stato seriamente affrontato: i controlli. Da tempo noi chiediamo in ogni Regione l’istituzione di una autorità terza, autonoma, indipendente e imparziale che controlli con trasparenza sia gli erogatori pubblici che quelli privati accreditati, superando il conflitto di interessi dell’ASL che controlla se stessa. Cosa ne pensa?
5. SPENDING REVIEW
Le misure contenute nella spending review prevedono pesanti riduzioni, sia finanziarie che strutturali. Noi riteniamo che i tagli al finanziamento del SSN siano stati eccessivi e male impostati, e chiediamo alla prossima legislatura una revisione attenta di tutte le leggi adottate negli ultimi due anni. Cosa ne pensa?
6. RIDUZIONE POSTI LETTO
Altro tema attualissimo è quello della riorganizzazione della rete ospedaliera facente capo al settore pubblico e a quello del privato accreditato. A nostro giudizio lo standard introdotto con la spending review (3,7 posti letto per 1000 abitanti), uno dei più bassi in Europa, deve essere corretto e soprattutto la sua applicazione deve vedere margini di flessibilità per le Regioni, per evitare di distruggere senza la certezza di rispondere ai bisogni dei cittadini. E’ d’accordo con questa visione?
7. SVILUPPO
La spesa sanitaria pubblica incide sul Pil per il 7,1% ma produce, in termini di ricchezza, più di quanto costa, oltre il 12% del Pil. Tuttavia non è ancora maturata l’idea che la sanità, e tutta la c.d. filiera della salute, possa essere un volano per lo sviluppo economico del Paese e, di conseguenza, non sono mai state assunte dal Governo iniziative concrete in tal senso. Cosa pensa al riguardo?
8. SALVEREMO IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?
Per concludere, un’ultima considerazione. Nei tagli lineari che di fatto rappresentano da anni l’unico strumento di politica sanitaria si intravede un progetto di definanziamento del sistema pubblico e, quindi, di “controriforma”, in base alla quale molti cittadini rischiano di essere privati, in tutto o in parte, delle garanzie di assistenza avute sinora. I tagli indiscriminati e acritici rischiano, inoltre, di azzerare in molte regioni intere reti ospedaliere che, sinora, hanno dimostrato di impegnarsi per adeguarsi alla normativa vigente e migliorare il sistema, con irreparabili ricadute dal punto di vista occupazionale.
Pensa che si possa e si debba invertire questa tendenza?
Scarica: Lettera ai leader delle forze politiche
Lettere simili sono state inviate a: On.Pierluigi Bersani, On.Nichi Vendola, On. Riccardo Nencini, On. Guido Crosetto, On.Angelino Alfano, On.Roberto Maroni, On. Francesco Storace, On. Raffaele Lombardo, Sen. Mario Monti, On. Lorenzo Cesa, On. Gianfranco Fini, Sig. Beppe Grillo, dr. Antonio Ingroia, dr.Oscar Giannino.