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PUBBLICAZIONI – Presentato il Rapporto Oasi della Bocconi

 - 20.03.2013 15:25

Il 19 marzo scorso è stato presentato il Rapporto Oasi 2012 (http://www.cergas.unibocconi.it/wps/wcm/connect/cdr/centro_cergasit/news_e_eventi/oasi+-+rapporto+annuale+sul+ssn/per+anno/oasi2012) che fotografa la situazione del SSN nelle sue varie sfaccettature. Il testo integrale può essere consultato sul link, ma riportiamo un estratto della sintesi (allegata) nella parte relativa alle “strutture ospedaliere”.

L’analisi delle STRUTTURE OSPEDALIERE del SSN ha evidenziato i seguenti aspetti. Il numero di strutture di ricovero pubbliche (AO, presidi a gestione diretta ASL, istituti psichiatrici residuali) ed equiparate1 (IRCCS, AOU integrate con il SSN, ospedali classificati o assimilati, istituti qualificati presidio dell’ASL, enti di ricerca), rispetto agli anni Novanta, si è fortemente e costantemente ridotto: da 942 nel 1997 a 638 nel 20092. Il numero delle strutture private (Case di cura) accreditate è rimasto invece costante nel periodo 1997-2005 (circa 550), per poi registrare un lieve aumento nel 2006 (563) e una diminuzione tra 2008 e 2009 (534).

Anche i posti letto per degenza ordinaria (pubblici, equiparati e privati accreditati, per acuti e non) si sono significativamente ridotti, passando da circa 328.000 nel 1997 a 217.831 nel 2009 (Figura 4). Il decremento è stato sistematico nelle strutture pubbliche ed equiparate, mentre i posti letto privati accreditati, pur ridottisi complessivamente del 22,1% nel periodo 1997-2009, mostrano nel corso degli anni un andamento variabile (crescente nel periodo 2000-2003 e nel 2006; decrescente negli altri anni). E’ invece cresciuto notevolmente il numero di posti letto in day hospital (pubblici, equiparati e privati accreditati, per acuti e non), passato da poco più di 22.000 nel 1997 a 30.895 nel 2009. Da segnalare che, per la prima volta, tra 2008 e 2009 si è registrato un calo della dotazione di posti letto in regime diurno (pari al 2,3%, -728 unità).

Nel 2009, la dotazione media nazionale di posti letto – in regime di degenza ordinaria e diurna – era pari a 3,6 per mille abitanti per gli acuti e a 0,6 per i non acuti. A livello di media nazionale, ciò ha consentito di rispettare lo standard di 4,5 posti letto complessivi previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 23/03/2005. Quattro regioni registravano tuttavia una dotazione ancora superiore a quanto consentito (Molise, Lazio, PA di Trento ed Emilia Romagna). Da segnalare che la dotazione-obiettivo è stata ulteriormente ridotta negli ultimi anni. In particolare, il D.L. 95 del 06/07/2012 ha stabilito un limite di 3,7 PL ogni mille abitanti, di cui 0,7 per riabilitazione e lungodegenza. Viene inoltre indicato che le eventuali riduzioni dovranno essere a carico dei presidi ospedalieri pubblici per una quota pari ad almeno il 50%.

Nel 2009, a livello nazionale, la percentuale media di posti letto in Case di cura private accreditate era pari al 19,8%. A livello regionale, il privato accreditato costituisce una quota significativa dell’offerta totale in Calabria (32%), Campania (30,9%) e Lazio (26,3%). Tale quota è, al contrario, molto bassa in Liguria (4,4%), Basilicata (5,8%), Veneto (6,4%) e Umbria (8,1%). L’offerta privata accreditata è concentrata per il 39% al Nord, per il 39% al Sud e solo per il 21% nelle regioni del Centro. Dal 1998 ad oggi la quota del privato accreditato sul totale dei PL è aumentata di circa 2 punti percentuali.

Sempre dal punto di vista della dotazione di servizi ospedalieri, infine, si nota come il servizio di Pronto Soccorso (PS) sia svolto in maniera largamente prevalente dalle strutture pubbliche: queste ultime sono dotate di un PS nell’80,7% dei casi, contro il 6,9% dei privati accreditati.

Scarica: Sintesi Rapporto Oasi 2012