- 23.04.2013 10:02
Il Presidente nazionale dell’Aiop, professor Gabriele Pelissero, ha rilasciato una dichiarazione a Roberto Turno del Il Sole 24 ore sull'argomento.
La situazione creditizia delle strutture ospedaliere di diritto privato associate AIOP è grave anche se non omogenea in quanto, all’interno delle Regioni, lo stato dei pagamenti arretrati si presenta a macchia di leopardo con differenze sostanziali tra le ASL.
Prendiamo ad esempio la Campania, i crediti sono molto diversi a seconda dell’ASL, ma complessivamente raggiungono quasi i 600 milioni, pari ad un anno di fatturato. Su base nazionale questo dato potrebbe equivalere a un credito superiore a 4 miliardi.
Una situazione molto critica, che è ancora più grave nelle regioni con obbligo di piano di rientro: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte Puglia, Sardegna e Sicilia (di queste Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio e Molise sono state anche commissariate).Verso queste regioni la Legge di conversione n.189/2012 (il cosiddetto decreto Balduzzi) ha confermato anche per il 2013 il divieto da parte dei creditori di intraprendere azioni esecutive, che ha ulteriormente penalizzato le strutture creditrici ospedaliere di diritto privato.
Il decreto legge n.35/2013 segna un passo importante per porre fine ad una situazione di stallo che gravava su tutti i settori produttivi del Paese e in particolare modo sul comparto sanitario. Ora il decreto legge dovrà essere valutato sulla base della sua efficacia, cioè della capacità di velocizzare, soprattutto con procedure semplificate, lo sblocco dei pagamenti. E ciò non è scontato, come non lo è l’assicurazione che il problema dei debiti della Pubblica amministrazione sia risolto, per il futuro, una volta per tutte. E fondamentale garantire anche per il futuro la continuità dei pagamenti in un'ottica di stabilità e di adeguamento agli standard europei”.