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APPROFONDIMENTI – Promemoria sulle principali problematiche dell’ospedalità privata in Campania

di Sergio Crispino, Presidente AIOP Campania - 20.06.2013 19:22




  1. La Regione Campania, per l’anno 2011, non ha voluto effettuare la compensazione integrale fra i budget assegnati alle varie strutture nell’ambito delle risorse stanziate per la stessa macroarea. Così facendo, il finanziamento assegnato alla macroarea non è stato speso interamente, generando da un lato un risparmio fittizio e dall’altro un enorme contenzioso con tutte le Case di cura. Infatti, rispetto ai 582 milioni di euro stanziati per la macroarea (al netto del budget assegnato alle Case di cura con Pronto Soccorso), la Regione ne ha spesi solo circa 570. Inoltre, a causa del decrescente numero di prestazioni erogate dai presidi pubblici, sono state erogate dalle case di cura ulteriore circa 29 milioni di prestazioni che la Regione non ha voluto remunerare.

  2. L’ultimo aggiornamento alle tariffe per le prestazioni ospedaliere erogate dalle Case di cura risaliva a 8 anni fa (DGRC 1573/2004) e la Regione, con il DCA 66/2012, ha effettuato un incremento medio di circa il 4,5%, ma a partire solo dall’anno 2012 e fra l’altro, non prevedendone la copertura nel budget 2012. Moltissime Case di cura, soprattutto quelle più grandi e con organizzazioni complesse, sia medico chirurgiche che a retta di degenza, sono allo stremo avendo subito nel periodo incrementi di costo (aumenti contrattuali e incremento dei costi per beni e servizi) di gran lunga superiori (oltre il 25%) all’incremento tariffario ottenuto. Si ritiene pertanto impossibile accettare un incremento pari al 4,5% non retroattivo (rinunciando quindi all’applicazione di adeguamenti tariffari a partire dal 2005), senza che questo comporti quanto meno l’aumento del budget 2012 e dia quindi la possibilità di remunerare l’intera struttura dei costi di gestione, in essa compresi gli adeguamenti contrattuali dovuti al personale (UNA TANTUM).

  3. A fronte di quanto riferito al punto precedente e nonostante il FSR continui ad aumentare (negli ultimi 6 anni ha avuto un incremento di oltre il 40%), il budget 2012 per la macroarea case di cura, reso definitivo dalla Regione con il DCA 4/2013, decresce a livelli inferiori all’anno 2010 (645 milioni rispetto ai 647 del 2010). A causa dell’incremento tariffario di cui al punto precedente, cui non è seguito il consequenziale incremento del budget, il limite di spesa assegnato a ciascuna Casa di cura è stato raggiunto e superato già nel mese di ottobre 2012 e inoltre, essendo stato emanato il DCA 4 nell’anno 2013 con valenza retroattiva, anche per l’anno 2012 moltissime prestazioni già erogate non saranno remunerate. Si sottolinea che per il solo 2012, il valore delle prestazioni che la Regione non intende remunerare è pari a circa 43 milioni di euro!

  4. In data 19/3/2012 è stato siglato il protocollo di intesa per il pagamento dei crediti pregressi fino al 30/06/2011, ma ad oggi, su 30 Case di cura aderenti all’operazione, soltanto 3 hanno ricevuto le previste certificazioni dei crediti in tempi ragionevoli (3/6 mesi). Le ulteriori certificazioni emesse sono giunte dopo oltre un anno di attesa e, quindi, dopo che su quegli importi (già oggetto di anticipazioni bancarie) le strutture avevano già pagato un’altra annualità di interessi passivi (mediamente l’8%). Pertanto si deve considerare fallita l’operazione di ripiano del debito pregresso al 30/06/2011 e la condizione delle strutture risulta aggravata dall’ulteriore ritardo avvenuto sui pagamenti riferiti sia al semestre successivo (30/6 - 31/12/2011) che a tutto l’anno 2012. A causa della descritta situazione, nel solo anno 2012 le Case di cura hanno dovuto pagare oneri finanziari pari a circa 50 milioni di euro per far fronte alle anticipazioni bancarie richieste. Tale situazione, unitamente all’impossibilità di far valere i propri “Diritti di Credito” in sede giudiziale stante il reiterato blocco delle azioni esecutive sui fondi delle ASL, ha inoltre indotto la gran parte degli Istituti di credito a ritenere il settore sanitario della Campania fortemente a rischio e pertanto, al fine di ridurre gli impieghi di risorse nel settore, sta richiedendo il rientro dalle posizioni debitorie a tutte le Case di cura.

  5. Per l’anno corrente poi, la Regione ha emanato il DCA 5/2013 inerente il bilancio preventivo 2013. Da tale documento si evincono le voci di spesa programmate per l’acquisto di prestazioni ospedaliere da Case di cura. Ebbene, a fronte di un valore di prestazioni da queste erogate nel 2012 pari a circa 700 milioni di euro, la spesa preventivata è di soli 631 milioni! Da tale programmazione si deduce che il budget continua a decrescere (un ulteriore taglio del 2,18% rispetto al budget 2012), che il divario fra il valore delle prestazioni richieste dai cittadini ed erogate dalle case di cura e le risorse assegnate al medesimo settore aumenta fino a circa il 10% e che quindi la programmazione regionale non tiene in nessun conto il fabbisogno di prestazioni espresso dalla popolazione, ma mira esclusivamente a stanziare meno risorse possibili per mostrare ai Ministeri affiancanti (Economia e Salute), di aver conseguito un ulteriore (falso) risparmio. Tale modalità di programmazione economica costituirebbe il definitivo elemento per decretare il fallimento di tutto il Settore ospedaliero privato accreditato con terrificanti risvolti in termini economici e, soprattutto, occupazionali. E’ attesa infatti una drastica riduzione di personale al fine di adattare l’organico ai volumi di produzione che la Regione Campania è disposta ad acquistare. Per quanto sopra rappresentato, di seguito si riepiloga l’andamento dei livelli di produzione e dei budget di Settore nel periodo 2010 – 2012 con la previsione per l’anno 2013 stimata sulla base di quanto previsto dal suddetto DCA 5/2013:

ANNO

Fatturato riconoscibile dopo i controlli (€. Milioni)

Fatturato dichiarato liquidato/liquidabile dalla Regione (€. Milioni)

Budget assegnato con decreti regionali (€. Milioni)

Differenza tra Fatturato Riconoscibile e Fatturato Liquidato (€. Milioni)

2010

668

647.70

647.70

- 20

2011

679

650.70

656.50

- 28

2012

700

645.08

645.08

- 54.92

2013

(DCA 5/2013)

700

(stima)

631

(DCA 5/2013)

631

(DCA 5/2013)

- 69

(stima)

Dalla tabella si evince chiaramente l’andamento inverso fra i valori della produzione (determinati dal crescente numero di prestazioni erogate e, ultimamente, anche dal lieve incremento tariffario) e quelli dei budget di anno in anno assegnati dalla Regione Campania al Settore delle Case di cura. Tale politica ha destabilizzato l’intero settore creando un enorme squilibrio economico che porterà, come già sopra evidenziato, dapprima un ridimensionamento delle organizzazioni delle Case di cura con conseguente espulsione dal mercato del lavoro di circa il 20% degli addetti, e una riduzione dei volumi di prestazioni erogate con contestuale innalzamento della migrazione extra regione di cittadini campani. Successivamente, continuando con tale politica di tagli indiscriminati, la conseguenza sarà la chiusura definitiva di un notevole numero di Case di cura con ulteriore perdita di posti di lavoro e conseguente drastica riduzione dei livelli assistenziali sul territorio regionale.

  1. I primi incontrovertibili segnali di quanto rappresentato in precedenza sono evidenziati dalla spesa per i ricoveri fuori regione che è progressivamente in aumento e, sostanzialmente, fuori controllo. Sul punto vi è da fare una considerazione generale sulla base dei dati ministeriali inerenti i ricoveri ospedalieri effettuati a carico del SSR campano nel triennio 2009 – 2011, che espongono quanto segue:

Riparto FSR 2009 – 2011 e spesa Ospedaliera:

confronto Valore e Costi delle prestazioni dei Presidi Pubblici

Anno

FSR

Finanziamento Settore Ospedaliero Pubblico e Accreditato (42% FSR)

Spesa

Ospedali Pubblici e AO

Spesa

Ospedali Accreditati e Classificati

Valore prestazioni Ospedali Pubblici e AO

Differenza Valore Prestazioni/Finanziamento Osp. Pubblici = Perdita Annuale

2009

9.474.000.000

3.979.080.000

3.111.280.000

867.800.000

1.772.124.913

- 1.339.155.087

2010

9.663.000.000

4.058.460.000

3.171.845.000

886.615.000

1.658.471.358

- 1.513.373.642

2011

9.790.000.000

4.111.800.000

3.228.289.000

883.511.000

1.619.260.178

- 1.609.028.822

Tot. Perdita di periodo

- 4.461.557.551

Dalla tabella si evince che il finanziamento per gli Ospedali Pubblici e le AA.OO. cresce in maniera più che proporzionale al crescere del F.S.R. (3,76% contro 3,33%), mentre il valore delle prestazioni erogate dagli stessi decresce in maniera doppia rispetto alla crescita del finanziamento (-8,74%). Pertanto, nel periodo 2009/2011, si ha una perdita annuale progressiva inversamente proporzionale alla crescita del F.S.R. (- 20,15%) che di fatto finanzia il deficit prodotto dagli Ospedali Pubblici. In particolare si evidenzia che il costo annuale degli Ospedali Pubblici è pari al doppio del valore delle prestazioni che gli stessi erogano e che la perdita così generata nel triennio in esame, è addirittura superiore al valore dell’intera quota di riparto annuale di tutto il Settore Ospedaliero.

In ordine alla cosiddetta “Mobilità Sanitaria” invece, il Ministero della Salute espone i dati sotto evidenziati:

Regione Campania: Dati della Mobilità Sanitaria 2009 - 2011

Dall’analisi dei dati di Mobilità Sanitaria si evince che nel periodo 2009 – 2011, a fronte di una riduzione dei cittadini residenti in Campania che chiedono cure (-8,07%), il tasso di mobilità sanitaria passiva extra regionale aumenta (dal 7,15% al 7,45%) mentre si riduce sensibilmente (- 4,70%) il numero di cittadini di altre regioni che si curano in Campania (Mobilità Attiva). Tale dato viene infatti confermato da una riduzione meno che proporzionale del saldo negativo fra mobilità attiva e mobilità passiva (-3,85% a fronte di -8,07% di residenti) che quindi, rispetto alla riduzione della popolazione che chiede cure, risulta incrementata di circa 9 milioni di euro (3.19%). L’esposto saldo negativo di mobilità resta, in valore, il più elevato d’Italia (€ 280.715.000,00) ed inoltre, proprio perché negativo, è stato annualmente detratto dal finanziamento Statale che la Regione Campania ha ricevuto nel periodo 2010 – 2012.

In disparte la problematica inerente alle prestazioni erogate ai cosiddetti Stranieri Temporaneamente Residenti (STP) che, finanziate con apposito fondo del Ministero degli Interni, risultano anch’esse incluse nei budget delle Case di cura mentre la Regione Campania richiede il rimborso al suddetto Ministero.

Si sottolinea infine che a tale risultato si giunge anche a causa di una politica, a nostro avviso, miope della Regione Campania che, oltre a ridurre progressivamente i budget del Settore ospedaliero accreditato, continua a voler includere, all’interno dei budget delle Case di cura, anche il costo delle prestazioni erogate a cittadini residenti in altre regioni. Tale costo è invece, ovviamente, a carico della regione di provenienza del paziente e pertanto non incide negativamente sul bilancio regionale ma anzi, se aumentato attraverso una politica di liberalizzazione (come già fatto dalle principali regioni italiane che hanno trovato in tale politica il meccanismo per aggiungere nuove risorse al finanziamento Statale derivante dal riparto del FSN), attenuerebbe gradualmente il fallimentare bilancio negativo su esposto.

  1. Attualmente sono in corso in tutta la Regione Campania le verifiche, da parte dei Nuclei di Valutazione, degli ulteriori requisiti richiesti per l’Accreditamento Istituzionale delle Strutture Private cosiddette “in provvisorio accreditamento”. Nel corso dello svolgimento delle suddette verifiche si sono evidenziate problematiche gravi, determinate anche dalla carenza di provvedimenti regionali previsti e volti a chiarire e regolamentare l’istituto dell’Accreditamento. In allegato si rimette una scheda esemplificativa delle problematiche riscontrate e delle soluzioni proposte dalla scrivente Associazione alla Istituzione regionale.

In conclusione, dall’elenco degli avvenimenti e delle problematiche scaturite che, nonostante la complessità, si è cercato di sintetizzare, è possibile ricavare tutta l’evidenza del drammatico momento che vivono ormai tutte le Aziende associate nonché il gravissimo e imminente pericolo di implosione dell’intero sistema ospedaliero con terribili conseguenze in termini di perdita economica per l’intera Regione Campania.

Per tutto quanto rappresentato, la scrivente Associazione dichiara sin d’ora la propria disponibilità ad un confronto teso alla risoluzione delle problematiche esposte.

Anno

N° Prestazioni Acuti (R.O. e DH/DS)

N° Prestazioni di Riabilitazione (R.O. e D.H.)

N° Prestazioni Lungodegenza

Numero prestazioni Mobilità Passiva

Totale Residenti (curati nell’anno)

Numero prestazioni Mobilità Attiva

Saldo (PASSIVO) in numero di prestazioni

Saldo (PASSIVO) in Euro

2009

83.850

4.390

267

88.507

1.238.139

25.307

63.200

291.984.000

2010

82.965

4.657

257

87.879

1.136.196

23.892

63.987

295.619.000

2011

79.677

4.933

268

84.878

1.139.867

24.117

60.761

280.715.000