Sedi Regionali e Provinciali

AIOP VENETO - Remunerazione delle strutture sanitarie private accreditate. Anni 2010-2013

di Roberto Manente (*) - 20.03.2013 14:52


ROBERTO MANENTE (*)



Premessa

Nel corso degli ultimi due anni (2010-2012) le strutture sanitarie accreditate con il SSR hanno subito rilevantissimi tagli alla remunerazione delle prestazioni (vd. paragrafo A). In questi giorni, sui giornali locali della nostra regione, sono riportate notizie relative ai tagli che le strutture esclusivamente ambulatoriali (Anisap – Confindustria) hanno subito con l’ultima manovra regionale (DGR 2621/12, circa 50 milioni di tagli al budget – vd. paragrafo B). Mentre alle strutture ospedaliere private accreditate (AIOP – ARIS) i tagli più pesanti sono stati inflitti già a partire dal 2011 (DGR 310-311-312/11) ed aggravati nel 2012 (DGR 832/12).

Il motivo per cui i tagli sono stati inflitti con anticipo alle strutture ospedaliere rispetto a quelle esclusivamente ambulatoriali è legato alla scadenza dell’accordo che era stato siglato con la precedente Amministrazione della Regione Veneto per la definizione dei budget. L’accordo AIOP-ARIS-Regione Veneto, che regolamentava i budget ospedaliero e ambulatoriale delle strutture di ricovero, terminava nel 2010 e quindi la Regione ha avuto la possibilità di intervenire sui budget e sulla remunerazione già con decorrenza 2011. Diversamente l’accordo ANISAP-Confindustria-Regione Veneto, che regolamentava i budget ambulatoriali degli erogatori esclusivamente ambulatoriali, era triennale e terminava nel 2012 e pertanto la Regione è intervenuta per questi erogatori ridefinendo le regole del budget a partire dal 2013.

  1. I tagli alle strutture accreditate ospedaliere.

In Veneto l’aggiornamento delle tariffe nel corso degli ultimi 10 anni (dal 2001) era avvenuto con una modalità del tutto singolare. In altri termini si è preferito non aggiornare (se non in misura davvero residuale e marginale) le tariffe, bensì affiancare tale tipo di remunerazione con un altro definito “incremento finanziario”. Questo “incremento finanziario” veniva aggiornato annualmente e serviva, come descritto da tutte le delibere, a coprire l’aumento dei costi di produzione. In 10 anni (dal 2001 al 2010) tale remunerazione era incrementata fino ad arrivare ad essere pari al 16,7% rispetto al budget ospedaliero (per lo stesso periodo l’inflazione ISTAT era del 25%).

Premesso quanto sopra, tra il 2011 e 2012 ci sono stati i seguenti interventi:

1. Eliminazione totale dell’istituto dell’incremento finanziario. Si tratta di un taglio di 66 milioni di euro tra tutte le strutture ospedaliere AIOP-ARIS. Tale taglio avviene progressivamente dapprima con la DGR 312/11 (budget ospedaliero 2011) che lo porta dal 16,7% al 5%; ed infine con la DGR 832/12 che elimina la residuale quota percentuale del 5%.

Tale taglio avrebbe dovuto essere compensato con un aggiornamento delle tariffe ospedaliere e conseguente aggiornamento dei budget. In realtà si procederà con DGR 1805/11 ad una revisione complessiva dei DRG’s ma senza farne seguire un conseguente aggiornamento dei budget.

Quindi con queste manovre le strutture ospedaliere subiscono un taglio dei finanziamenti pari ai 66 milioni sopra rappresentati.

2. A quanto sopra si aggiunge il fatto che nel 2012 (DGR 832/12) i budget ospedalieri di alcune strutture per acuti localizzate in ULSS con pesanti perdite di bilancio sono drasticamente tagliati dall’8,3 al 15,5%. Solo le strutture psichiatriche rimangono pressoché con lo stesso budget.

Avendo ottenuto gli atti istruttori del provvedimento tramite accesso documentale, sembra di comprendere come i tagli siano stati operati in modo aggressivo principalmente verso le strutture per acuti localizzate in ULSS deficitarie, con la giustificazione che i ricoveri tagliati a tali erogatori sarebbero stati assorbiti dagli ospedali pubblici.

Complessivamente stiamo parlando di un taglio di una decina di milioni tra AIOP e ARIS, aggravati tuttavia dal fatto che sono concentrati in poche strutture.

3. Infine i budget ambulatoriali delle strutture di ricovero. Questi sono stati pesantemente tagliati con i provvedimenti del 2011 (DGR 310-311/11). Il taglio è del 30% rispetto all’anno precedente e corrisponde per le strutture AIOP-ARIS a circa 27 milioni di euro.

4. Con la revisione di alcuni finanziamenti a funzione, alcune strutture dotate di particolari “eccellenze” hanno potuto in parte recuperare alcune somme (complessivamente sono stati destinati una decina di milioni per reparti di eccellenza.

In conclusione tra 2011 e 2012 i tagli totali ammontano a oltre 90 milioni di euro.

Per quanto riguarda le manovre di spending review approvate dalla Giunta a fine anno 2012 (DGR 2096/12 e DGR 2621/12) hanno limato i tagli sopra rappresentati (-0,5% per 2012 e -1% per 2013 su ospedaliera e -2% su ambulatoriale).

5. Occorre aggiungere che al taglio dei 90 milioni si sono aggiunti altri tagli in Veneto. In particolare per la mobilità sanitaria (DGR 2213/11) le strutture sono state obbligate ad essere remunerate a TUC ovvero a subire un taglio delle prestazioni in mobilità del 30%, o ancora c’è stato un taglio dei finanziamenti a funzione di Pronto Soccorso che ora assorbono anche parte dell’attività prodotta (prime visite di PS).

Si è registrato inoltre, soprattutto nell’ultimo anno, un forte inasprimento delle trattative, al punto che molti provvedimenti vengono approvati senza più neppure sentire le associazioni di categoria.

  1. I tagli alle strutture accreditate ambulatoriali.

Le strutture esclusivamente ambulatoriali avevano sottoscritto con la precedente Amministrazione Regionale un accordo triennale per la determinazione dei budget che scadeva il 31/12/2012. Di conseguenza solo a partire dal 2013 sono stati fatti tagli nei confronti di tali erogatori (rappresentati prevalentemente da Anisap e Confindustria).

Per questi erogatori vi è un cambio radicale del sistema di determinazione dei budget. Fino al 2012 le regole di definizione dei budget erano governate dalla Regione. A partire dal 2013 (DGR 2088/12) sono governate dalle ULSS, mentre la Regione determina solo l’ammontare di spesa complessivo che le ULSS possono spendere. Quindi le ULSS, in funzione della spesa fissata dalla Regione, decidono le assegnazioni agli ambulatori (spesso con la più elevata autonomia e discrezionalità. Ad esempio, a Mestre il Direttore Generale a fine anno scorso ha inviato una comunicazione ai laboratori di analisi dicendo che il loro budget sarebbe stato pari a 0 in quanto avrebbe provveduto a fare tutto il laboratorio dell’Ospedale pubblico. Alcuni Direttori Generali stanno ridefinendo i budget degli ambulatori sulla base delle offerte che pervengono dalle strutture in funzione del massimo ribasso, a busta chiusa. Alcuni chiedono particolari sconti sulle tariffe. Insomma una giungla).

Il quadro per questi erogatori è molto grave se si pensa che hanno subito un taglio dei finanziamenti complessivi di oltre 50 milioni di euro. Anche in questo caso i tagli sono differenziati. Alcune ULSS si sono viste assegnare dalla regione limiti di spesa per l’acquisto di prestazioni ambulatoriali tagliati del 20-30% rispetto a quanto spendevano l’anno precedente per gli erogatori ambulatoriali, altre ULSS si sono viste assegnare tali risorse anche del 70% (ad es. Rovigo).

Perché tagli così differenziati? La motivazione ufficiale della Regione sarebbe che in alcune ULSS, per effetto della presenza del privato accreditato, sono erogate molte più prestazioni rispetto ad altre ULSS. La Regione Veneto avrebbe fissato nella propria programmazione che le ULSS devono programmare l’attività prevedendo in media 4 prestazioni per abitante, per complessivi 160 euro di costo. Ne conseguono i relativi tagli.

(*) Direttore Aiop Veneto

Scarica:

- DGR 832/12 per budget ospedaliero e ambulatoriale 2012;

- DGR 2096/12 per budget ospedaliero e ambulatoriale 2012;

- DGR 2621/12 per budget 2013 + strutture esclusivamente ambulatoriali;

- DGR 1805/11 tariffe DRG’s

- DGR 437/12 tariffe DRG’s