Sedi Regionali e Provinciali

AIOP SICILIA – Un filtro sul territorio in aiuto del pronto soccorso

 - 08.05.2013 12:38


Nunzio Vasta, Presidente della Confederazione nazionale nuovi consumatori europei


Musumeci Domenico Presidente Aiop Giovani


In occasione del seminario che si è svolto presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria "Policlinico - Vittorio Emanuele" di Catania, organizzato dalla Confederazione nazionale nuovi consumatori europei, si è affrontata la delicata problematica legata alle difficoltà del pronto soccorso degli ospedali catanesi e siciliani.

L’intento è stato quello di definire un documento di base, che verrà poi inviato a tutte le strutture sanitarie siciliane e nazionali, per tentare di superare le molte criticità che colpiscono il pronto soccorso.

Dopo un primo intervento del Presidente della Confederazione, Nunzio Vasta, sono intervenuti in rappresentanza dell’Aiop il dott. L. Nesi, nella veste di Vice Presidente regionale e il dott. D. Musumeci, in quanto Presidente nazionale dell’Aiop giovani.

Condivisa è l’idea per cui il pronto soccorso dovrebbe rispondere alle sole emergenze; ma nella realtà, i codici rossi sembrano essere pochissimi rispetto ai codici verdi o gialli. I pazienti infatti, si rivolgono al pronto soccorso per tutte le esigenze, dalle più gravi alle più semplici, non solo per questioni culturali, ma anche per questioni economiche.

Da qui la necessità di considerare in maniera più efficace un filtro territoriale, identificabile sia nella guardia medica, sia nel 118, che nella croce rossa, in grado di supportare il pronto soccorso nelle sue attività di emergenza ed urgenza sanitaria.

Comune la necessità di fare rete e la volontà di tener fuori la politica e le priorità personali dalla sanità. In linea con tale principio sembrano essere le convenzioni stipulate tra pubblico e privato, come il protocollo sottoscritto tra Asp e Aiop e tra gli ospedali e case di cura accreditati e le Rsa per seguire i propri pazienti anche dopo le dimissioni, in maniera tale da ridurre i ricoveri impropri.