Sedi Regionali e Provinciali

AIOP TRENTO - Un’iniziativa dell’AIOP trentina in anticipo sull’attuazione della Direttiva per l’accesso alle prestazioni transfrontaliere.

Alberta Sciachì - 27.09.2012 14:08

Gli Stati membri dell’UE non si stanno dimostrando solleciti nel collaborare con la Commissione europea riguardo agli adempimenti previsti per l’attuazione della Direttiva 2011/24 UE, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera. In attesa del recepimento nelle legislazioni nazionali della norma comunitaria, obbligatoriamente fissato al 25 Ottobre 2013, s’intensificano però, le iniziative di cooperazione a livello locale, già diffuse in molte zone d’Europa. La Direttiva stessa, peraltro, incoraggia gli Stati membri a concludere accordi bilaterali ed a cooperare nella prestazione di assistenza sanitaria transfrontaliera nelle regioni di confine.

In questo ambito un’iniziativa particolarmente interessante coinvolge anche il nostro Paese: si tratta del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) tra Alto Adige, Trentino e Tirolo, un organismo di collaborazione transfrontaliera previsto dall’Unione, e costituito con la denominazione di "EUREGIO”.

La collaborazione, che unisce le tre comunità per l’attuazione di progetti congiunti, si sta ora estendendo anche al settore della sanità e in particolare alle cure termali, di carattere specificamente medico, al fine di valorizzare le risorse presenti nel territorio. Al riguardo va segnalato che in Trentino è già attiva una rete tra centri termali destinata a promuovere l’offerta globale disponibile nell’ambito del termalismo.

Il progetto dell’Euroregione in questo settore è considerato dal dott. Stefenelli, Presidente dell’AIOP trentina, un’importante anticipazione rispetto alle iniziative degli Stati membri, nel quadro del più ampio processo di mobilità dei pazienti europei, destinato a dare attuazione al diritto di accesso ai servizi sanitari in tutto il territorio dell’Unione. L’iniziativa mira, infatti, a favorire la possibilità per i cittadini delle tre Regioni coinvolte di usufruire liberamente delle prestazioni termali erogate negli stabilimenti operanti sul territorio, anche in attuazione di quanto previsto appunto dalla Direttiva europea.

E’ interessante ricordare, a tale proposito che già il Parlamento europeo, in una sua Risoluzione del 2007, ha definito il termalismo, nell’ambito dei sistemi sanitari, previdenziali ed assicurativi, un settore di importanza strategica per l’economia degli Stati membri sotto molti riguardi, non ultimo quello dell’occupazione diretta o indotta.

Il GECT “EUREGIO Tirolo-Alto Adige-Trentino”, come entità territoriale transfrontaliera capace di rendere attuali e concrete le opportunità di crescita, anche in termini di attrazione di pazienti da altri Paesi dell’UE, mira dunque a promuovere una maggiore apertura sulle questioni relative all’offerta sanitaria, con un’attenzione specifica appunto alle prestazioni termali.

I temi concreti su cui si concentra il progetto riguardano lo scambio di buone prassi; la collaborazione tra le strutture termali del territorio che diano risalto alle specificità delle proprietà curative delle acque di ogni stazione termale e la conseguente opportuna specializzazione per particolari patologie; l’attuazione di forme di collaborazione tra le varie aziende; la promozione della prevenzione e della riabilitazione; la formazione del personale e l’informazione dei medici in materia di cure termali.

Essendo in programma anche l’organizzazione di un convegno su questi temi, avremo occasione di ritornare sull’iniziativa, che, al di là dello specifico settore di terapia considerato, si presenta come una sorta di progetto-pilota della concreta articolazione, che potrà assumere la mobilità dei pazienti europei.

Mentre gli Stati temporeggiano, le Regioni di confine offrono, in questo caso, un ottimo esempio delle azioni da sviluppare su larga scala anche in altri settori dell’offerta sanitaria, grazie ad un’attiva partecipazione delle istituzioni private, che operano in rete con quelle pubbliche.